IL FARRO - Cos'è e come si coltiva


 

Il farro è l’antenato di tutti i frumenti oggi conosciuti, appartiene alla famiglia delle graminacee, come il grano.

Negli ultimi secoli sono stati preferiti cereali che hanno avuto ‘’rese” sempre più elevate.

Il farro infatti può avere un raccolto per ettaro di terreno anche sei volte inferiore al grano ed inoltre viene trebbiato ancora vestito per cui si rende necessaria la sfogliatura e la quantità di prodotto finito si riduce, dopo tale lavorazione ancora del 50%.

Questo spiega il contrasto tra la definizione del farro come “grano dei poveri” e il prezzo attuale dovuto agli alti costi di produzione e lavorazione.

Il farro si semina, come il grano, in ottobre - novembre ancora vestito, predilige terreni con una certa pendenza in modo che non ristagnino le acque piovane, sui 200/300 mt. sul livello del mare.

Resiste anche ad un clima inclemente, è resistente ad infestazioni parassitarle per cui in genere si ottiene un prodotto quasi “biologico” con assenza di sostanze inquinanti come fitofarmaci e anticrittogamici.

 

STORIA
(dal lat. Far, lat. scient. Triticum dicoccum).
Tra tutti i cereali è certamente il meno conosciuto, anche se di antichissima coltivazione.
Fu il primo grano che, all’inizio della civilizzazione, i pastori nomadi della Siria e dell’Egitto coltivavano, ed è stato trovato nelle antichissime tombe egiziane.
La patria d’origine del farro è la Palestina e le regioni vicine, ove cresce spontaneamente una forma affine. Il farro è già noto in Omero, come dimostra l’usuale epiteto della campagna «donatrice di farro».

I Romani più antichi si cibavano soprattutto di farro; ma, anche quando la coltura del grano, già nota nell’Italia meridionale sin dal sec. V a.C., cominciò a diffondersi nel resto dell’Italia, si continuò a coltivare il farro, che era più resistente e cresceva anche in terreni poco fertili.
Ve ne erano diverse specie, che si distinguevano per il colore, la bontà e la grossezza del chicco.
Ridotto in farina, serviva a formare la puls, che è il cibo nazionale degli antichi Romani.
Appunto per l’antichità dell’uso, il farro ebbe in età tarda importanza nelle cerimonie del culto.
Agli dei campestri i contadini offrivano il farro in chicchi, ovvero pane o pappa di farro.

La mola salsa, chicchi o farina di farro misti al sale, era ingrediente necessario nei sacrifici cruenti; offerte di farro si facevano a Cerere, nelle feriae sementivae,e ai Lari; di farina di farro era la focaccia (libum ) che si offriva agli dei in alcuni solenni ricorrenze: a Giano, il primo dell’anno, alla Mater Matuta, nei Matralia.
Dall’offerta del pane di farro (panis farreus) prendeva il nome l’antico rito nuziale della confarreatio.

Il farro, tra tutti i cereali, si lega ad un agricoltura pulita, perché le caratteristiche morfologiche (il glume e le giumelle aderiscono al seme anche dopo la trebbiatura), isolano e preservano dall’inquinamento ambientale; di fatto il farro è sinonimo di prodotto biologico, cultura ideale per le colline e le montagne abruzzesi.
Lo si raccoglie a fine giugno con la normale mietitrebbia.

 
 

SENATORE CAPPELLI

La varietà di grano duro Senatore Cappelli, è un antico grano duro italiano, costituita nei primi del ‘900 dal padre della moderna Cerealicoltura mondiale Nazareno Strampelli.

Questa varietà e molto bella a vedersi, le sue spighe sono di un caldo colore biondo cenere, molto alte, con lunghi baffi neri e il chicco vitreo, molto grande.

Il Senatore Cappelli è un grano duro di eccellente qualità, resistente e corto, che tende a strapparsi e non ad allungarsi,ha un valore proteico sul secco di quasi il 17 % e un gusto intenso e sapore speziato.
 

 

Estratto da "Io donna" Corriere della Sera n° 29 del 13.07.2013 pag.122

 

"...per avere una alimentazione veramente equilibrata e completa, bisognerebbe portare in tavola più spesso le paste fatte con cereali diversi dal frumento più comune, meglio se biologiche e integrali. ...<Le filiere alimentari moderne sono internazionali e rispondono a logiche diverse da quelle di un tempo, che rispettavano i singoli ambienti> spiega Giovanni Dinelli, docente di Agronomia della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna. ...Le specie utilizzate sono sempre di meno e hanno un patrimonio di nutrienti sempre più sbilanciato a favore delle proteine. ...Questi frumenti contengono meno antiossidanti e vitamine: per questo sarebbe meglio affiancare alla pasta classica altre varietà, come quelle fatte con i frumenti che resistono solo in alcune zone, spesso del sud, come il Senatore Cappelli, che un tempo occupava il 60% dei campi, l'Anco Marzio o il Saragolla..

...Il farro, l'orzo e molti altri cereali meno famosi del frumento dovrebbero far parte di tutte le diete ...perché sono più digeribili, meno allergizzanti e più completi. E sono tutti facili da cucinare".

 

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